Se amate le ricette tipiche regionali non perdete questa Tegamata di Pitigliano, una ricetta molto buona di origine contadina facile da fare. Provate questa ricetta e se amate i secondi rustici di carne, provate anche questo spezzatino al limone decisamente gustoso!
Dosi & Ingredienti
- Dosi per 4 persone
- Difficoltà media
- Preparazione 20 min
- Cottura 180 min
- Costo medio
- Reperibilità Alimenti facile
- Note: + 8 ore marinatura
- Carne di manzo 800 gr
- Vino rosso ½ bicchieri
- Carote 1
- Cipolle 1
- Rosmarino 1 rametto
- Chiodi di garofano q.b.
- Olio extravergine d'oliva (EVO) 5 cucchiai da tavola
- Pomodoro pelato 500 gr
- Patate novelle 600 gr
- Sale q.b.
- Setaccio
Attrezzature
Preparazione
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1
Tagliate la carne a cubetti e mettetela, per una notte intera, in una marinata con il vino rosso, la carota, la cipolla a pezzi, il rosmarino e i chiodi di garofano.
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2
Dopo averla tenuta in infusione per tutta la notte, scolatela e tenete da parte il liquido della marinata.
Mettete l'olio a scaldare in un tegame di terracotta, aggiungete la carne di manzo.
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3
Quando la carne ha preso colore e tende ad attaccarsi bagnatela con la marinata filtrata, fate prendere il bollore a fuoco alto, coprite proseguendo la cottura e abbassando la fiamma fino al momento che la carne avrà ritirato il sughetto.
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4
Aggiungete i pomodori passati al setaccio e fate prendere il bollore a tegame scoperto, quando il sugo si sarà addensato aggiungete acqua calda fino a coprire la carne.
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5
Salate e pepate e continuate la cottura per almeno due ore mescolando di tanto in tanto e unendo se occorre dell'altra acqua calda.
Aggiungete mezz'ora prima della fine della cottura le patate novelle cuocendo fino a quando si sono ammorbidite.
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6
Servite 'la tegamata' appena pronta.
Note
- E' una ricetta antica, che richiede un po' di tempo per la preparazione, infatti era un piatto frequente sulle tavole quando le donne stavano in casa ad accudire i figli e a fare le faccende domestiche e non avevano fretta per cucinare. Ma anche oggi è un atout importante e gustoso che può aiutarci nei ritmi sempre troppo veloci della vita moderna, perché può essere preparato in anticipo e scaldata al momento di portarla in tavola. Qualche parola merita Pitigliano, cittadina medievale arroccata su un costone di tufo,detto lo 'scoglio', che per secoli è stata una delle numerose patrie degli ebrei italiani al punto di meritarsi il titolo di 'Piccola Gerusalemme . Come per le abitudini anche molte delle ricette della cucina ebraica sono state adottate dalla Pitigliano cristiana e sono di uso comune, come la minestra di Esaù, il risotto con i carciofi, i calzonicchi (tortelli di cervello) il polpettone di tonno, gli sfratti ed anche la 'tegamata'. © Il tirreno