Il pangiallo è un dolce tradizionale della cucina romana la cui ricetta ha origini molto profonde e antiche. L'origine di questo piatto sembra risalire all'epoca imperiale dove il pangiallo veniva preparato per il solstizio d'inverno e donato come augurio di buon auspicio.
Il pangiallo ha, come tutte le ricette molto antiche, tantissime varianti che si sono succedute nel corso delle epoche, una cosa però è rimasta sempre la stessa: la crosta gialla che è anche il motivo per cui il pangiallo si chiama così. Altri dolci della tradizione romana sono i maritozzi con la panna e i biscotti al vino.
Il pangiallo è un dolce molto semplice da realizzare anche se sei alle prime armi in cucina. Uno dei segreti per la buona riuscita di questa ricetta è la scelta di ingredienti di qualità.
Quindi se vuoi portare in tavola un po' della tradizione delle feste che ci viene tramandata da generazioni, non dovrai far altro che seguire la nostra ricetta corredata da video a da foto passo passo.
Prima di procedere alla realizzazione di questo capolavoro della cucina capitolina, ti propongo anche di dare un'occhiata ai nostri ricettari a tema natalizio:

Dosi & Ingredienti
- Dosi per 4 pezzi
- Difficoltà bassa
- Preparazione 30 min
- Cottura 25 min
- Costo medio
- Reperibilità Alimenti facile
- Gherigli di noci 150 gr
- Mandorle 200 gr
- Nocciole 200 gr
- Uvetta sultanina 150 gr
- Fichi secchi 150 gr
- Cioccolato fondente 150 gr
- Farina 00 180
- Miele millefiori liquido 500 gr
- Zafferano 3 bustine
- Olio extravergine d'oliva (EVO) oppure di oliva - 2 cucchiai da tavola
- Farina 00 2 cucchiai da tavola
- Acqua q.b.
- Carta forno / Ciotola / Leccapentole / Leccarda / Pennello
Ingredienti per la farcitura
Ingredienti per la pastella gialla
Attrezzature
Preparazione
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1
In una scodella versa tutta la frutta secca intera: noci, nocciole, mandorle, uvetta rinvenuta in acqua e ben strizzata, e fichi secchi a pezzetti (ai quali bisogna eliminare il picciolo).
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2
Mescola e unisci il cioccolato fondente che avrai sciolto al microonde oppure a bagnomaria.
Amalgama tutto perfettamente e aggiungi anche la farina, sempre mescolando molto bene.
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3
Lava le mani e non asciugarle, inizia a formare i pangiallo prelevando una palla di impasto della dimensione di un pompelmo, oppure quella che più gradisci.
Con le mani bagnate, l’impasto non si attaccherà alla pelle.
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4
Manomano che formi i pangiallo adagiali sopra una leccarda foderata con carta forno, pressandoli leggermente, i pangiallo devono avere la forma di una cupola e non di una palla.
Se dovessero aprirsi un pochino, spolverali con una manciata di farina e ridagli la forma stringendo molto bene l'impasto tra le mani.
Una volta terminato preparara la pastella per la copertura: in una ciotola versa lo zafferano, l’olio, la farina e mescola.
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5
Unisci l’acqua poco alla volta fino ad ottenere un composto cremoso, nè troppo denso nè troppo liquido.
Spennella la superficie dei pangiallo e inforna a 180°C nel piano medio per 20-25’ (forno già a temperatura).
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6
Sforna e lascia rafreddare perfettamente i pangiallo prima di gustarli tagliati a fette.
Il pangiallo si preparara anche 10 giorni prima di Natale, è un dolce che più riposa e più diventa buono.
Conservazione
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Conserva il pangiallo in in un luogo fresco e asciutto, o addirittura in frigorifero, incartati con la carta forno o con la pellicola trasparente.
Consiglio
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Arricchisci il pangiallo anche con i canditi o la scorza grattata di un arancia biologica.
Al posto dello zafferano puoi preparare la pastella con la curcuma.