Dosi & Ingredienti
- Dosi per 4 persone
- Difficoltà bassa
- Preparazione 20 min
- Cottura 20 min
- Costo basso
- Reperibilità Alimenti facile
- Farro 400 gr
- Gamberetti 400 gr
- Funghi porcini 4
- Timo 2 rametti
- Alloro 2 foglie
- Rucola q.b.
- Olio extravergine d'oliva (EVO) 4 cucchiai da tavola
- Spicchio di aglio 1
- Pepe misto q.b.
- Parmigiano Reggiano in scaglie - 80 gr
- Sale q.b.
- Grattugia / Padella / Pentola
Attrezzature
Preparazione
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1
Fate cuocere il farro nella pentola a pressione per circa 13 minuti coperto d'acqua o lessatelo in pentola per 35-40 minuti.
Portate una pentola colma d'acqua ad ebollizione e sbollentatevi i gamberetti interi insieme ad una fogliolina di alloro.
Prendete i funghi porcini, dividete le cappelle dai gambi e tagliate quest'ultimi a dadini.
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2
Fate scaldare in una padella un giro d'olio con uno spicchio d'aglio in camicia e due rametti di timo.
Non appena l'olio inizia a sfrigolare unite i gambi di porcini a dadini e fateli saltare.
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3
Scolate i gamberetti, fateli intiepidire e sgusciateli, poi affettate finemente le cappelle dei funghi porcini.
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4
Riunite in un'insalatiera il farro già cotto e intiepidito, i gambi dei porcini saltati in precedenza e rimuovendo l'aglio ed il timo, le cappelle dei porcini crude ed affettate, i gamberetti e della rucola fresca lavata e spezzettata a mano.
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5
Condite l'insalata con un bel giro d'olio extravergine d'oliva ed un pizzico di sale; aromatizzate il tutto con della scorza grattugiata di limone e una macinata di pepe misto.
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6
Servite il farro, porcini e gamberetti ultimando il piatto con delle scaglie di parmigiano.
Note
- Nel nostro Paese spesso si tende a sottovalutare l'importanza dell'insalata inteso come portata del menù, che può essere sia alla voce antipasto che come contorno. La varietà di combinazioni che invece si possono presentare è quasi infinita, dall'insalata di pasta e verdure a quella di riso passando per l'insalata di cereali che ben si accosta a prodotti della terra e del mare, come in questo caso. La storia del farro risale addirittura all'età del Bronzo, quando diventa il frumento più antico coltivato dall'uomo. Oggi assume ancora più importanza grazie a diverse caratteristiche che lo differenziano dal grano: contiene più proteine di quest'ultimo e il suo guscio è molto più duro e resistente. Questa caratteristica aiuta nelle coltivazioni poichè il farro risulta più protetto da agenti esterni aggressivi, come pesticidi o insetti. Viene usato diffusamente nelle diete tranne quella priva di glutine.