Sulla pappa al pomodoro hanno scritto anche una canzone e questo è esemplificativo di quanto buono sia questo piatto, così semplice ma tanto saporito! Gioia di grandi e piccoli, è una buona alternativa alla solita zuppa e sale a pieno titolo sul podio dei migliori piatti del riciclo della nostra cucina.
Se amate i piatti tipici regionali, abbiamo realizzato per voi una sezione speciale con le ricette toscane!

Dosi & Ingredienti
- Dosi per 4 persone
- Difficoltà bassa
- Preparazione 15 min
- Cottura 30 min
- Costo basso
- Reperibilità Alimenti facile
- Pomodori maturi - 1 kg
- Pane raffermo - 350 gr
- Brodo vegetale leggero - 1,5 l
- Spicchio di aglio 4
- Porri 1
- Basilico abbondante - 2 foglie
- Olio extravergine d'oliva (EVO) 100 gr
- Sale q.b.
- Pepe nero q.b.
- Ciotola / Mestolo / Pentola
Attrezzature
Preparazione
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4
Lavate i pomodori, praticate un'incisione a croce sul fondo di ciascun pomodoro e scottateli in acqua bollente per circa 1 minuto.
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5
Prelevate i pomodori dall'acqua bollente con un cucchiaio forato e trasferiteli in una ciotola colma d'acqua fredda, in questo modo sarà più semplice spellarli.
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7
Aggiungete i pomodori alla casseruola con il porro stufato, unite un bel ciuffo di basilico spezzettato a mano e lasciate insaporire bene a fuoco moderato.
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8
Tagliate il pane raffermo in pezzi, unitelo alla pentola e mescolate bene cosicché assorba tutto il sugo di pomodoro.
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9
Unite, a questo punto abbondante brodo vegetale (circa 1,5 litri), salate qualora il brodo non fosse già salato.
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10
Aggiungete un'altro po' di basilico e lasciate cuocere a fiamma medio bassa e a pentola scoperta per circa 30 minuti o fino a quando il liquido è completamente assorbito e si è formata una pappa.
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11
Servite la pappa al pomodoro ancora ben calda aggiungendo un'altra foglia di basilico ed un ben giro d'olio extravergine d'oliva.
Note
- La pappa col pomodoro è un piatto molto apprezzato in Toscana, un piatto che rientra nella categoria del recupero, che ricicla e reinventa il cibo avanzato per dare vita a una ricetta completa e gustosa. La tradizione contadina ben sapeva come attingere alla dispensa e ricreare con pochi avanzi un piatto in grado di sostenere una intera famiglia all'insegna dell'economicità. Sul riutilizzo degli avanzi in cucina è celebre un libro postumo di Olindo Guerrini, "L'arte di utilizzare gli avanzi della mensa"; studioso di letteratura del 1800 e autore di questa pubblicazione che, uscita postuma nel 1920, si distingue per la sua particolare devozione all'avanzo e al riciclo, già in tempi in cui le pubblicazioni di cucina iniziavano ad abbandonare il concetto di "cucina casalinga" per identificarsi in una ricerca e sperimentazione più raffinate ma ancora per pochi.