Le patate alla savoiarda sono un succulento piatto piemontese a base di patate ed emmenthal. Perfette come contorno, le patate alla savoiarda si prestano bene anche come secondo "leggero", o come portata di un buffet. Si sposano bene con la carne e di certo fanno da contorno in un pranzo importante! Provate questa ricetta, ne andranno matti grandi e piccoli! E se amate i contorni rustici con le patate vi invitiamo a realizzare anche quelle gratinate al forno, buonissime davvero!
Dosi & Ingredienti
- Dosi per 4 persone
- Difficoltà bassa
- Preparazione 15 min
- Cottura 30 min
- Costo molto basso
- Reperibilità Alimenti molto facile
- Patate 1 kg
- Emmentaler 200 gr
- Burro 150 gr
- Latte intero 1 bicchiere
- Sale q.b.
- Pentola / Scolapasta / Teglia
Attrezzature
Preparazione
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1
Per fare le patate alla savoiarda, sbucciate le patate, sciacquatele e tagliatele a fette.
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2
Sbollentate le patate in abbondante acqua salata bollente per circa 10 minuti, quindi scolatele.
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3
Imburrate bene una teglia da forno ed adagiatevi le patate distribuite in un unico strato.
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4
Tagliate l'emmenthal a dadini e distribuitelo sulle patate nella teglia.
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5
Distribuite sulle patate anche dei fiocchetti di burro.
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6
Bagnate, a questo punto, le patate con il latte, quindi salate adeguatamente.
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7
Infornate la teglia a 180°C per 30 minuti circa o fino a gratinatura.
Quando le patate saranno ben dorate sfornatele e portate direttamente la teglia in tavola da condividere con i vostri commensali.
Note
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Che origine ha questa riceta?
Le patate alla savoiarda sono una preparazione tipica piemontese che racchiude in sé due delle preferenze gastronomiche di questa regione: le patate e il formaggio.
Che tipo di cucina è quella piemontese?
La cucina piemontese ha una solida base contadina e il cibo presentato sulle tavole di nobili o popolino non si è mai differenziato troppo. Dalle patate al riso, dai formaggio alle uova, la cucina piemontese fa largo uso di burro, strutto e verdure. Piatti tipici sono, oltre alle patate alla savoiarda, anche la bagna caoda e i tajarin e nel corso del tempo pur mantenendo una identità ben precisa, la gastronomia piemontese ha subito qualche corruzione da parte degli usi culinari francesi.